Curling che ?

Chi ricorda la prima volta che abbiamo visto questo strano sport in TV?

Correva il 1998, anno in cui l’allora presidente americano Bill Clinton confessava il sexgate, in Italia Pantani si apprestava a trionfare nel giro d’Italia e a Cuba metteva piede Il Papa Giovanni Paolo II.

Al contempo, alle Olimpiadi di Nagano in Giappone, spunta uno strano sport, “il Curling” soprannominato anche “Lo scacchi su ghiaccio” viste le numerose strategie che si possono attuare durante il gioco.

Ricordo bene in quell’anno, ero giovanissimo, sdraiato sul letto, davanti al televisore e girando canale, vidi questi tizi con uno scopettone, che spazzolavano il ghiaccio a terra intorno ad un oggetto stranissimo che scorreva sulla pista, ossia, la “Stone” (una sfera ellittica fatta di granito levigato, con una impugnatura fissata nella parte alta).

Sgranando gli occhi incuriosito, mi domandai: ma che roba è?

Erano le prime immagini di questa disciplina, che in poche parole è molto similare al gioco delle bocce, ma si svolge su una pista di ghiaccio e con sfere di granito, dove un tizio appartenente ad una squadra, lancia radente al suolo questo blocco di pietra chiamato appunto “Stone”, allo stesso tempo, due tizi della medesima squadra, si armano di scopettone e guidati a voce da uno Skip ( altro membro del team) iniziano a sfregare il ghiaccio intorno all’oggetto in questione per direzionarlo e diminuire o aumentare l’attrito, cercando di arrivare più possibile vicini all’obiettivo desiderato, che sarebbero dei cerchi (ad ognuno un punteggio) disegnati sul ghiaccio a fine pista.

Vince chi riesce a far arrivare le proprie sfere al punteggio più alto, su una partita di 8 set.

In poche parole, come detto prima, è similissimo al gioco delle bocce, ma con molte più varianti e strategie.

A differenza di altre attività, dove un componente di una squadra ha un ruolo e per definire la disciplina che svolge si usa un termine più generico, come ad esempio, calciatore, pallavolista, cestista e così via, qui non esiste un termine specifico, infatti viene semplicemente definito giocatore di Curling, dove poi ogni ruolo ha il suo nome specifico

Nonostante a me personalmente questo sport piace tantissimo, non si è diffuso molto in Italia, anche se ci sono scuole di Curling, ma sono più che altro al Nord, dove nel periodo invernale, le temperature rigide aiutano nella creazione di piste adeguate allo svolgimento delle competizioni.

Non sembrano esserci molti giocatori professionisti, neanche nei luoghi come il Canada (luogo in cui questo sport è maggiormente conosciuto),

Nonostante la federazione Canadese offra cospicui compensi in denaro, si ha comunque difficoltà a trovare sportivi che ci si dedichino a tempo pieno.

Infatti la maggior parte dei giocatori, nella vita di tutti i giorni svolge lavori comuni e non basa il proprio reddito solo con esso.

Ripercorrendo la nascita di questa disciplina attraverso alcuni documenti storici, sembra che le prime apparizione di persone, che giocavano con queste sfere, si trovi nei quadri del 1500 D. c. in Scozia e poi in Olanda, con anche ritrovamenti di vecchie Stone di pietra sempre in quei territori.

Quindi, per quanto possa essere sconosciuto o poco seguito, questo sport, viene praticato oramai da diversi anni, partendo già dai nostri antenati, i quali nei momenti di pausa o nei giorni di festa si divertivano a lanciare pietre levigate.

Bello sarebbe, dare maggior visibilità a questa disciplina, in modo tale da sviluppare nuovi centri di allenamento e nuove federazioni che se ne occupino, in modo tale, da riuscir a coinvolgere anche a chi piacerebbe praticarlo, ma già solo l’idea di attraversare l’Italia, solo per un semplice allenamento, forse non è proprio il massimo del divertimento.

Quindi, anche nello sport come in tutte le cose è importante essere di larghe vedute e con una mente molto aperta, per divertirsi, evolversi e sperimentare nuove discipline, anche se stravaganti.

“Lo slittino e il curling m’ipnotizzano. Il curling soprattutto: a turno, un componente delle due squadre lancia sul ghiaccio una specie di pentola a pressione, mentre gli altri con degli scopettoni spazzolano la pista. Al primo impatto, sembra la trasposizione atletica di comuni attività domestiche, manca solo, perché il quadro sia completo, che i giudici di gara spolverino, di tanto in tanto, il tabellone del punteggio.” Cit.  Marco Presta (attore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e scrittore italiano)