Doping, maledetto doping!!!

video estratto da You Tube

Purtroppo molto spesso quando sentiamo le notizie sportive, capita  di vedere uno dei nostri beniamini che ne ha fatto uso o che ne sia coinvolto e in quel momento sgraniamo gli occhi ed esclamiamo la frase più comune: NON CI POSSO CREDERE,PROPRIO LUI/LEI.

Allora ci domandiamo :

Ma com’è possibile? Perché bisogna arrivare a tanto?

E in un attimo il nostro idolo diventa una grande delusione, eroe o eroina che ha fatto sognare tante persone in un secondo cade in un oblio senza ritorno.

Una risposta  vera e propria a tutto questo sembra non esserci, ma possiamo provare a ragionarci insieme.

Prendiamo  esempio gli atleti che arrivano a livelli molto alti, immaginate la pressione e le aspettative che li circondano, provate a d immaginare il vortice di emozioni che li circonda, beh! credo sia proprio in quel momento che scatta nella mente di un atleta la trappola psicologica di deludere, di non riuscire a soddisfare le pretese di chi è intorno a lui/lei e quindi la grande illusione che l’unica soluzione sia un aiuto esterno, ossia qualcosa che lo faccia arrivare ove non crede di raggiungere con le proprie forze,  una delle trappole più pericolose per uno sportivo.

Fondamentale è coltivare costantemente una forte mentalità  che possa aiutare di fronte le difficoltà sportive e tenere lontano da scorciatoie all’apparenza semplici e prive di guai, dove dietro l’angolo si nasconde la più pericolosa delle insidie.

Apparenza, proprio così, perché il doping è un semplice castello di carta, che al momento del crollo, il primo a rimanerne  danneggiato è proprio l’atleta, la propria salute e tutto ciò che si è costruito della propria immagine, andando poi a  deludere le persone che lo seguono e fanno il tifo per lui/lei, che investono il tempo e soldi per supportarlo, insomma a distruggere la fiducia che riportano in esso.

I danni fisici ai quali andrà in contro con l’abuso di sostanze dopanti sono davvero molteplici e pericolosissimi, infatti come viene anche descritto in modo semplice, ma comprensibile nel link che segue (http:///www.lastampa.it/salute/2016/11/04/news/doping-le-sostanze-piu-usate-e-i-danni-che-provocano-alla-salute-1.34765586)  bisogna starne assolutamente più lontani possibile e qualora ci venisse la tentazione, informarsi bene sulle controindicazioni per la salvaguardia della nostra salute.

Infatti i casi di morte in età giovane sono davvero molti, spesso vanno tra età compresa tra i 30 e i 50 anni, colpiti da infarti, insufficienze renali e via dicendo e uno dei sport più colpiti sembra sia proprio il Body Building, anche se ormai casi di uso di sostanze illecite ne vengono fuori ovunque e in qualsiasi parte del mondo.

File:Tom Simpson c1967.jpg - Wikimedia CommonsTom Simpson  morto per collasso cardiaco  nel Tour De France del 1967 , furono trovate tracce di anfetamina nel suo corpo dopo l’autopsia.

Per citare qualche esempio, uno dei primi casi fu il ciclista Tom Simpson morto a 30 anni sul Mont Ventoux durante una tappa del Tour, infatti durante l’autopsia nel suo corpo vennero trovate sostanze dopanti .

Fece grande scalpore anche il caso del grande campione Diego Armando Maradona squalificato durante un controllo ai mondiali di calcio di USA 94Maradona, l'ex manager Coppola attacca: "Nello spareggio per USA '94 niente antidoping, perchè Diego al Mondiale doveva esserci. E poi ci hanno fatti fuori..." - Il Posticipo

fino al grande processo svoltosi con l’accusa verso grandi calciatori della Juventus che venivano dopati dal medico sportivo Agricola con la creatina.

Non passò inosservato neanche Lance Armostrong noto ciclista al quale furono ritirate sette medaglie proprio perché trovato positivo al test anti doping.

Svariati anche i casi di decessi in giovane età nel mondo del Wrestling, dove atleti super pompati se ne danno di santa ragione ( almeno così fanno credere).

A tutto questo non è escluso l’universo femminile, come la velocista Marion Jones trovata positiva nel 2006 dopo aver vinto 5 medaglie d’oro.

La lista di casi e tipologie di sport dove è stata riscontrata  positività al doping e’ lunghissima che comprende i campi sportivi più vari e di qualsiasi genere, campioni e campionesse del passato e del presente.

File:Eddie Guerrero WWE Champ.png - Wikipedia Eddie Guerrero eroe del Wrestling americano deceduto all’età di 38 anni

Una delle cose più sconcertanti è che negli ultimi tempi il doping sta prendendo piede anche tra i non professionisti, ossia i più giovani, infatti come evidenzia anche il link seguente dell’ospedale Bambin Gesù di Roma ( http://www.ospedalebambinogesu.it/pericolo-del-doping-nell-attivita-fisica#.XxRzfigzbMU) sembra ci sia una grande impennata di uso di sostanze dopanti anche tra i più giovani, cosa davvero preoccupante.

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Penso sia importante portare avanti la lotta contro questa grande piaga, allo stesso tempo è fondamentale iniziare a sensibilizzare, educare ed informare i più piccoli che si immergono nel mondo sportivo, trasmettendo loro quanto possa essere bello, stimolante e soddisfacente  raggiungere i propri obiettivi sudando, faticando e senza barare.

Mostrando loro l’amore e la passione per ciò a cui dedichiamo diverse ore la settimana non solo a parole, ma scendendo in un campo, su una pista, un tappeto o qualsiasi altra area sportiva svelando la nostra dedizione per la bellezza dello sport.

Se vogliamo sconfiggere questo maledetto doping, dobbiamo perseguire con la nostra ideologia di sport pulito, con lealtà e rispetto verso gli avversari, verso chi ci dedica tempo  e soprattutto per noi stessi, in continua competizione con il nostro io interiore.

Come atleta devi sapere quello che vuoi, quanto tempo ci puoi mettere per diventare il migliore. Anch’io ho avuto le mie sconfitte, ma questo non mi ha fatto cercare scorciatoie. Sono rimasto pulito. Ci vuole tempo, devi lavorare di più. Questo è il nostro lavoro. cit. Usain Bolt ( velocista) T&FT Rewind No. 49 - Usain Bolt - Track & Field Tours